il Parco naturale regionale dei Monti Lucretili è un'ampia zona montana ad est di Roma, da cui, affacciati al Gianicolo, si possono ammirarne le prime cime ed il Monte Gennaro (mt. 1271), dopo il monte Pellecchia la cima più alta.
Nel territorio del Parco, esteso 18.000 ettari, vi sono 13 piccoli e piccolissimi Comuni, nelle province di Roma e Rieti, dove, nonostante la vicinanza alla grande città, la vita scorre ancora lenta e pigra, come se il tempo non fosse passato. Queste montagne debbono probabilmente il nome a Lucrezio Caro, l'autore romano del trattato scientifico De Rerum Natura,, gradevolissimo libro che indaga con approccio scientifico sulla natura delle cose. E' questa, quindi, anche l'origine del nome del nostro ostello. Sembra che secondo Lucrezio le popolazioni di questi monti conducessero la vita in accordo con i suoi principi etici. Notevoli sono la ricchissima flora, la presenza consolidata di una coppia di aquile reali, i lagustelli di Percile, ed in generale un ambiente incontaminato, ideale per la vita di animali grandi e piccoli; con uno splendido cielo stellato, grazie all'aria pura, che ha attratto nel passato i malati di tubercolosi che venivano a respirarne l'aria buona, e che adesso è meta invece dei nuovi malati dell'era moderna, con le nuove e terribili malattie, come la MCS, la sensibilità chimica multipla
Nel territorio del Parco, esteso 18.000 ettari, vi sono 13 piccoli e piccolissimi Comuni, nelle province di Roma e Rieti, dove, nonostante la vicinanza alla grande città, la vita scorre ancora lenta e pigra, come se il tempo non fosse passato. Queste montagne debbono probabilmente il nome a Lucrezio Caro, l'autore romano del trattato scientifico De Rerum Natura,, gradevolissimo libro che indaga con approccio scientifico sulla natura delle cose. E' questa, quindi, anche l'origine del nome del nostro ostello. Sembra che secondo Lucrezio le popolazioni di questi monti conducessero la vita in accordo con i suoi principi etici. Notevoli sono la ricchissima flora, la presenza consolidata di una coppia di aquile reali, i lagustelli di Percile, ed in generale un ambiente incontaminato, ideale per la vita di animali grandi e piccoli; con uno splendido cielo stellato, grazie all'aria pura, che ha attratto nel passato i malati di tubercolosi che venivano a respirarne l'aria buona, e che adesso è meta invece dei nuovi malati dell'era moderna, con le nuove e terribili malattie, come la MCS, la sensibilità chimica multipla
Numerosi sentieri, ben segnati ed indicati sulle carte (vedi foto qui sotto), facilitano l'accesso alle cime e l'attraversamento dei suoi boschi e le sue valli, ricche di acque che scivolano giù fino ai bacini dell'Aniene e del Farfa, che confluiscono entrambi nel Tevere.
Proprio fuori al cancello dell'ostello si trova il Giardino delle orchidee, un minuscolo fazzoletto di terra dove fioriscono ad ogni primavera una moltitudine di piccole e coloratissime orchidee spontanee.
il Parco ha una pagina Facebook, dove si possono avere foto, informazioni e novità sugli eventi organizzati.
un bellissimo video realizzato per l'ente Parco da Luciano Torriello
qui sopra la carta del Parco e dei suoi numerosi sentieri nel territorio vicino a Orvinio. Orvinio è il Comune più alto dei Monti Lucretili, e grazie ai suoi numerosi sentieri è possibile accedere comodamente a tutte le cime della parte settentrionale del parco; da cui si gode una vista eccezionale delle montagne abbruzzesi, il Monte Velino ed il Gran Sasso, ed il Monte Terminillo.
qui sotto, invece, due testimonianze relative al Giardino delle Orchidee, piccolo ma affascinante appezzamento di terreno, in località Pratarella, proprio fuori al cancello dell'ostello, la cui spettacolare fioritura si può apprezzare in primavera; quando tutt'intorno fioriscono le ginestre.
qui sotto, invece, due testimonianze relative al Giardino delle Orchidee, piccolo ma affascinante appezzamento di terreno, in località Pratarella, proprio fuori al cancello dell'ostello, la cui spettacolare fioritura si può apprezzare in primavera; quando tutt'intorno fioriscono le ginestre.
I lagustelli di Percile
colori d'autunno
un'orchidea spontanea
la cascatella sopra Licenza
cavalli al pascolo; sullo sfondo il Velino
un'orchidea spontanea
nel bosco in autunno
il Terminillo visto dal Pellecchia (foto S. Ardito)
la neve all'ostello Rerum natura
A cavallo tra le ginestre in fiore
un ruscello d'inverno
querce secolari in inverno